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Nomadland, nato dall'inchiesta «Dopo la pensione» ci accompagna in un viaggio indimenticabile attraverso la vita, i sogni e le speranze dei nomadi del terzo millennio, per scoprire che, squarciato il velo illusorio del Sogno Americano, al di là è forse possibile scorgere una nuova realtà, più umana, più solidale, più bella.Da questo romanzo è tratto il film omonimo di Chloé Zhao, interpretato da Frances McDormand, vincitore di tre premi Oscar e del Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2020.«Dietro \"Nomadland\", il film in assoluto più atteso alla Mostra del Cinema di Venezia [2020], c'è un libro folgorante. Azzardiamo: imprescindibile» – Huffington Post«Fantastico e con una scrittura meravigliosa... geniale e assolutamente avvincente» – The New York Times Book Review«La potenza di un libro... Nella migliore tradizione del giornalismo immersivo, Bruder annota le sue disavventure guidando e vivendo realmente in un furgone... scrittura viscerale e ossessiva» – Booklist«Un'importante inchiesta che evoca Steinbeck e gli \"hobo\"» – LibérationOgni giorno in America, il Paese più ricco del mondo, sempre più persone si trovano a dover scegliere tra pagare l'affitto e mettere il cibo in tavola. Di fronte a questo dilemma impossibile, molti decidono di abbandonare la vita sedentaria per mettersi in viaggio. In un mondo in cui basta un ricovero in ospedale al momento sbagliato per mandare in fumo i risparmi di una vita, in cui la previdenza sociale è praticamente inesistente e il peso dei debiti spinge molti alla disperazione, donne e uomini in età da pensione hanno iniziato a migrare da un lato all'altro del Paese attraverso i mezzi di trasporto più vari, tra un lavoro precario e l'altro. Tra loro Linda May: una nonna di 64 anni, dai capelli grigi, che vive viaggiando su un 28 piedi, e Bob Wells, diventato vero pilastro della comunità dei nomadi dopo anni di sofferenza e fallimenti. Nomadland, nato dall'inchiesta «Dopo la pensione» (vincitrice del Premio Aronson 2015 per il giornalismo sulla giustizia sociale) ci accompagna in un viaggio indimenticabile attraverso la vita, i sogni e le speranze di questi nomadi del terzo millennio, per scoprire che, squarciato il velo illusorio del Sogno Americano, al di là è forse possibile scorgere una nuova realtà, più umana, più solidale, più bella.

Venticinquemila chilometri in tre anni, costellati di incontri indimenticabili: dai campi di barbabietola gelati del North Dakota ai campeggi della National Forest in California, passando per il CamperForce di Amazon in Kentucky, Jessica Bruder ha percorso in lungo e in largo gli Stati Uniti seguendo i nuovi nomadi: uomini e donne spesso in età da pensione che, nel Paese più ricco del mondo, sono stati costretti a scegliere tra l'affitto e la cena. Abbandonata la vita sedentaria, privi di qualsiasi sicurezza, in viaggio sui mezzi più vari, vagano da un luogo all'altro, da un lavoro (precario) all'altro. Mettendo a nudo il lato oscuro dell'economia americana, Bruder racconta le storie di questi nuovi hoboes che ricordano i personaggi di London e di Steinbeck, le loro aspirazioni e le loro scelte di persone che stanno «sopravvivendo all'America». Di più, stanno coltivando la speranza, un «barlume di utopia» sul quale costruire una nazione – e una società globale – più solidale, più giusta, più umana. Nato dall'inchiesta giornalistica La fine della pensione: quando non puoi permetterti di smettere di lavorare , che ha vinto nel 2015 il premio Aronson per il giornalismo sulla giustizia sociale, Nomadland ha ispirato l'omonimo film di Chloé Zhao con Frances McDormand, Leone d'Oro a Venezia nel 2020 e vincitore tra gli altri di tre Oscar, due Golden Globe, quattro Bafta.

Venticinquemila chilometri in tre anni, costellati di incontri indimenticabili: dai campi di barbabietola gelati del North Dakota ai campeggi della National Forest in California, passando per il CamperForce di Amazon in Kentucky, Jessica Bruder ha percorso in lungo e in largo gli Stati Uniti seguendo i nuovi nomadi: uomini e donne spesso in età da pensione che, nel Paese più ricco del mondo, sono stati costretti a scegliere tra l'affitto e la cena. Abbandonata la vita sedentaria, privi di qualsiasi sicurezza, in viaggio sui mezzi più vari, vagano da un luogo all'altro, da un lavoro (precario) all'altro. Mettendo a nudo il lato oscuro dell'economia americana, Bruder racconta le storie di questi nuovi hoboes che ricordano i personaggi di London e di Steinbeck, le loro aspirazioni e le loro scelte di persone che stanno «sopravvivendo all'America». Di più, stanno coltivando la speranza, un «barlume di utopia» sul quale costruire una nazione – e una società globale – più solidale, più giusta, più umana. Nato dall'inchiesta giornalistica La fine della pensione: quando non puoi permetterti di smettere di lavorare , che ha vinto nel 2015 il premio Aronson per il giornalismo sulla giustizia sociale, Nomadland ha ispirato l'omonimo film di Chloé Zhao con Frances McDormand, Leone d'Oro a Venezia nel 2020 e vincitore tra gli altri di tre Oscar, due Golden Globe, quattro Bafta.

Nomadland, nato dall'inchiesta «Dopo la pensione» ci accompagna in un viaggio indimenticabile attraverso la vita, i sogni e le speranze dei nomadi del terzo millennio, per scoprire che, squarciato il velo illusorio del Sogno Americano, al di là è forse possibile scorgere una nuova realtà, più umana, più solidale, più bella.Da questo romanzo è tratto il film omonimo di Chloé Zhao, interpretato da Frances McDormand, vincitore di tre premi Oscar e del Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2020.«Dietro \"Nomadland\", il film in assoluto più atteso alla Mostra del Cinema di Venezia [2020], c'è un libro folgorante. Azzardiamo: imprescindibile» – Huffington Post«Fantastico e con una scrittura meravigliosa... geniale e assolutamente avvincente» – The New York Times Book Review«La potenza di un libro... Nella migliore tradizione del giornalismo immersivo, Bruder annota le sue disavventure guidando e vivendo realmente in un furgone... scrittura viscerale e ossessiva» – Booklist«Un'importante inchiesta che evoca Steinbeck e gli \"hobo\"» – LibérationOgni giorno in America, il Paese più ricco del mondo, sempre più persone si trovano a dover scegliere tra pagare l'affitto e mettere il cibo in tavola. Di fronte a questo dilemma impossibile, molti decidono di abbandonare la vita sedentaria per mettersi in viaggio. In un mondo in cui basta un ricovero in ospedale al momento sbagliato per mandare in fumo i risparmi di una vita, in cui la previdenza sociale è praticamente inesistente e il peso dei debiti spinge molti alla disperazione, donne e uomini in età da pensione hanno iniziato a migrare da un lato all'altro del Paese attraverso i mezzi di trasporto più vari, tra un lavoro precario e l'altro. Tra loro Linda May: una nonna di 64 anni, dai capelli grigi, che vive viaggiando su un 28 piedi, e Bob Wells, diventato vero pilastro della comunità dei nomadi dopo anni di sofferenza e fallimenti. Nomadland, nato dall'inchiesta «Dopo la pensione» (vincitrice del Premio Aronson 2015 per il giornalismo sulla giustizia sociale) ci accompagna in un viaggio indimenticabile attraverso la vita, i sogni e le speranze di questi nomadi del terzo millennio, per scoprire che, squarciato il velo illusorio del Sogno Americano, al di là è forse possibile scorgere una nuova realtà, più umana, più solidale, più bella.

From the beet fields of North Dakota to the campgrounds of California to Amazon's CamperForce programme in Texas, American employers have discovered a new, low-cost labour pool, made up largely of transient older adults. These invisible casualties of the Great Recession have taken to the road by the tens of thousands in RVs and modified vans, forming a growing community of nomads.\n\n Nomadland tells a revelatory tale of the dark underbelly of the American economy-one which foreshadows the precarious future that may await many more of us. At the same time, it celebrates the exceptional resilience and creativity of these Americans who have given up ordinary rootedness to survive but have not given up hope.\n\n \"Nomadland\", Chloe Zhao's film, based on the book and starring Frances McDormand, is released on 5 December 2020

From the beet fields of North Dakota to the campgrounds of California to Amazon's CamperForce programme in Texas, American employers have discovered a new, low-cost labour pool, made up largely of transient older adults. These invisible casualties of the Great Recession have taken to the road by the tens of thousands in RVs and modified vans, forming a growing community of nomads.\n\n Nomadland tells a revelatory tale of the dark underbelly of the American economy-one which foreshadows the precarious future that may await many more of us. At the same time, it celebrates the exceptional resilience and creativity of these Americans who have given up ordinary rootedness to survive but have not given up hope.\n\n \"Nomadland\", Chloe Zhao's film, based on the book and starring Frances McDormand, is released on 5 December 2020

Mesa Boogie Badlander 100 Amp Head, Tube Amp Head for Electric Guitar, 2 Channels, Power: 100 watts - switchable between 100, 50 & 20 watts, Integrated CabClone IR, Bias Select Switch: EL34 or 6L6 tubes, Preamp tubes: 5x 12AX7, Power amp tubes: 4x...

Mesa Boogie Badlander 25 Amp Head, Tube Head for Electric Guitar, 2 Channels, Power: 25 W - switchable between 25 W and 10 W, Integrated CabClone IR, Bias select switch: EL34 or 6L6 tubes, Preamp tubes: 5x 12AX7, Power amp tubes: 2x EL34, Controls: 2 x...

Mesa Boogie Badlander 50 Amp Head, Tube Amp Head for Electric Guitar, 2 Channels, Power: 50 watts - switchable between 50 & 20 watts, Integrated CabClone IR, Bias Select Switch: EL34 or 6V6 tubes, Preamp tubes: 5x 12AX7, Power amp tubes: 2x EL34,...

"""Mesa Boogie Badlander 25 Combo, Tube Combo Amplifier for Electric Guitar, 2 Channels, Power: 25 W - switchable between 25 W and 10 W, Integrated CabClone IR, Handwired in USA, Speaker configuration: 1 x 12"" Celestion Creamback 65, Bias select switch:..."

"""Mesa Boogie Badlander 50 Combo, Tube Combo for Electric Guitar, Channels: 2, Power: 50 watts, Bias Select Switch: EL34 or 6V6 tubes, Power switchable between 50 & 20 watts, Integrated CabClone IR, Preamp tubes: 5x 12AX7, Power amp tubes: 2x EL34,..."

ACADEMY AWARD WINNER: Best Picture, Best Director & Best Actress\n\n\nStarring Oscar winner Frances McDormand & directed by Chloe Zhao\n\n\n?'Sublimely written' Sunday Times\n\n\n'Scorching, beautifully written, vivid, disturbing (and occasionally wryly funny)' Rebecca Solnit\n\n\nNomadland tells a revelatory tale of the dark underbelly of the American economy - one which foreshadows the precarious future that may await many more of us. At the same time, it celebrates the exceptional resilience and creativity of people who have given up ordinary rootedness to survive, but have not given up hope.\n\n\nFrom the beetroot fields of North Dakota to the campgrounds of California to Amazon's CamperForce program in Texas, employers have discovered a new, low-cost labour pool, made up largely of transient older adults. These invisible casualties of the Great Recession have taken to the road by the tens of thousands in RVs and modified vans, forming a growing community of nomads.\n\n\nGolden Globes Winner: Best Film, Best Director \n\n\nBafta Winner: Best Film, Best Director, Best Actress

ACADEMY AWARD WINNER: Best Picture, Best Director & Best Actress\n\n\nStarring Oscar winner Frances McDormand & directed by Chloe Zhao\n\n\n?'Sublimely written' Sunday Times\n\n\n'Scorching, beautifully written, vivid, disturbing (and occasionally wryly funny)' Rebecca Solnit\n\n\nNomadland tells a revelatory tale of the dark underbelly of the American economy - one which foreshadows the precarious future that may await many more of us. At the same time, it celebrates the exceptional resilience and creativity of people who have given up ordinary rootedness to survive, but have not given up hope.\n\n\nFrom the beetroot fields of North Dakota to the campgrounds of California to Amazon's CamperForce program in Texas, employers have discovered a new, low-cost labour pool, made up largely of transient older adults. These invisible casualties of the Great Recession have taken to the road by the tens of thousands in RVs and modified vans, forming a growing community of nomads.\n\n\nGolden Globes Winner: Best Film, Best Director \n\n\nBafta Winner: Best Film, Best Director, Best Actress

Investigator Cassie Dewell is thrust into the middle of a gang war in the crime series that inspired Big Sky.\nCan one woman tame them?\n\n30 below zero, but Grimstad - like hell - hasn't frozen over. The middle-of-nowhere town has struck oil. As oil flows out, men and money flow in. And with them comes organized crime.\n\nCassie Dewell, Grimstad's newly appointed deputy sheriff, has been thrust into the middle of a brutal gang war that's leaving bodies scattered across town.\n\nCassie knows she's in over her head. But one witness keeps turning up at her crime scenes: a 12-year-old boy with a knack for being in the wrong place at the wrong time.\n\nAnd he might just be the key to her survival.