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Il nostro Pinot Grigio Delle Venezie DOC è il prodotto di vigneti a bassa resa nella regione Veneto. Tutti i vini della Tenuta di Collalbrigo possono essere considerati vegan-friendly in quanto non viene utilizzato alcun prodotto a base di proteine in nessuna fase del processo di vinificazione.

Il nostro Collalbrigo Prosecco DOC è il prodotto di vigneti a bassa resa in colline formate dai movimenti dei ghiacciai delle Dolomiti. In media, i nostri vigneti hanno 25-30 anni e la composizione del suolo è di argilla e ciottoli. Tutti i vini della Tenuta di Collalbrigo possono essere considerati vegan-friendly in quanto non utilizziamo prodotti a base di proteine in nessuna fase del processo di vinificazione.

La nostra Tenuta di Collalbrigo Prosecco DOCG è il prodotto di vigneti a bassa resa nella zona di Conegliano Valdobbiadene, patrimonio dell'UNESCO, formata dai movimenti dei ghiacciai delle Dolomiti. In media, i nostri vigneti hanno 25-30 anni e la composizione del suolo di argilla e ciottoli, su ripide colline esposte a ovest. Tutti i vini della Tenuta di Collalbrigo possono essere considerati vegan-friendly in quanto non utilizziamo prodotti a base di proteine in nessuna fase del processo di vinificazione.

La nostra Tenuta di Collalbrigo Prosecco DOCG è il prodotto di vigneti a bassa resa nella zona di Conegliano Valdobbiadene, patrimonio dell'UNESCO, formata dai movimenti dei ghiacciai delle Dolomiti. In media, i nostri vigneti hanno 25-30 anni e la composizione del suolo di argilla e ciottoli, su ripide colline esposte a ovest. Tutti i vini della Tenuta di Collalbrigo possono essere considerati vegan-friendly in quanto non utilizziamo prodotti a base di proteine in nessuna fase del processo di vinificazione.

Il Kata rappresenta la sublimazione del movimento contenuto nella tecnica delle arti marziali. La sua ripetizione fino all'automatismo, fino a divenire tutt'uno con esso, fa del praticante un ricercatore della perfezione. In questo senso, le \"forme\" del Tang Su Do possono essere definite una \"via esoterica\", un modo per scoprire e realizzare l'assoluto che è in noi, rendendo nuovamente \"uno\" il molteplice. L'Autore offre una spiegazione ampia e approfondita del Kata nelle Arti Marziali e nel Tang Su Do in particolare. Ne traccia una storia e ne spiega i significati fino ai diversi livelli di comprensione. Il testo passa quindi ad illustrare, con l'ausilio di 440 fotografie, l'esecuzione tecnica dei Kata e le sequenze di movimenti che li costituiscono.

Le origini, le tecniche e la filosofia del Tang Su Do sono poco conosciute nel nostro Paese. Pertanto gli autori, analizzandone i molteplici aspetti, si propongono in queste pagine di chiarire o far conoscere quest'antica ed ancora tradizionale arte marziale coreana. I diversi argomenti trattati, quali la storia della Corea, le origini delle arti marziali, i suoi fondamenti filosofici, la spiritualità e la pratica, le vicende politico-sportive, e la dettagliata spiegazione della parte tecnica, permettono al lettore di acquisire una visione globale ma al contempo approfondita del Karaté Coreano. Il testo è arricchito da oltre 500 fotografie e disegni che lo rendono adatto sia come manuale per i praticanti, sia come testo di «presentazione» al grande pubblico. Il volume risulterà sicuramente interessante a tutti gli appassionati di arti marziali, e in particolare a quanti praticano Karaté, Kung Fu e Tae Kwon Do.

Find out what 20 rock journalists and writers have to say about Rush's 20 studio albums.\n\nFormed in Toronto in 1968, the rock trio Rush has gone on to multiplatinum success behind the distinctive high register and virtuosic bass-playing of frontman Geddy Lee, the legendary drumming and lyric-writing of Neil Peart, and the guitar heroics of Alex Lifeson. Despite having just four chart-topping singles since the release of their debut LP in 1974, Rush has nonetheless sold more than 25 million albums in the U.S. and more than 40 million worldwide. Indeed, the Canadian trio may be the definition of an \"album band,\" and this new book from prolific rock journalist and acknowledged Rush authority Martin Popoff pays tribute to the band's discography by moderating in-depth, frank, and entertaining conversations about all 20 of Rush's studio albums. Inside, the author gathers 20 rock journalists and authors who offer insights, opinions, and anecdotes about every release. Together, the conversations comprise a unique historical overview of the band, as well as a handsome discography. Popoff also includes loads of sidebars that provide complete track listings, details on album personnel, information on where and when the albums were recorded, and sidebar facts about the albums, their songs, and the band.

With an illustrious career stretching back almost six decades and encompassing 50 solo studio albums alone, Neil Young is one of the most prolific, compelling figures in the history of popular music, equally revered as both an acoustic singer-songwriter and as the force of nature frontman of rock legends Crazy Horse. As he enters his late seventies, Young remains as energetic and relevant as ever, locking horns with streaming giant Spotify in protest against their alleged promotion of COVID-19 misinformation and continuing to release new music when many of his contemporaries have long since faded away into comfortable retirement.\n\nNeil Young: Album by Album is the most complete retrospective of the great Canadian’s discography ever written. Covering his entire solo career from his 1968 debut to 2023's Before and After, the book offers in-depth, track-by-track reviews of every Young studio album, providing an engaging insight into the restless creativity that gave the world classics like After the Goldrush, Harvest and Rust Never Sleeps.\n\nAlso including detailed timelines covering the different phases of Young’s life, sections on the artist’s early years and his live and archive releases, and an entertaining essay ranking his solo albums from worst to best, this comprehensive book is equally indispensable for both diehard Young fans and those listeners seeking to discover more of his formidable body of work.

The photographs in this book capture the gritty reality of life in East London during the Swinging Sixties. As the images graphically illustrate, the pop revolution and the early stirrings of flower power had little discernible impact on the working-class Cockney. East Enders were preoccupied with other concerns: widespread poverty, poor housing, industrial unrest and racial tension. The area proved fertile ground for news-gatherers, among them Steve Lewis, destined to become a distinguished national newspaper photographer. \n\nIn the 1960s, he covered the 'manor' for the local press and picture agencies. On quiet days, Lewis focused on the disappearing vignettes of street life: the milkman straining under the weight of his Edwardian handcart; the rag-and-bone man plodding the streets with his horse-drawn wagon; the bicycle-borne totter with sign proclaiming: 'Complete Homes Purchased'. Many of the locations in which Lewis worked have changed beyond recognition. Tower blocks supplanted swathes of Blitz-scarred terraces; docklands was recast as the capital's alternative commercial hub. Now the site of the 2012 Olympics offers new vistas. As the old fabric of the East End was consigned to memory, so were many of its traditions. Here is a glimpse of the way it was...