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Nick Page's bestselling Tabloid Bible is back by popular demand, and now in full colour and complete with sidebars of shame. The Tabloid Bible tells both well-known and obscure Bible stories as the newspapers and websites of the day might have covered them. \n\n\nATISHOO! ATISHOO! WALL FALL DOWN! Insurers refuse payouts over Jericho wall collapse. \"Aggressive trumpet playing is not covered,\" they say.\n\n\nARKING MAD! Nutty Noah builds the world's biggest boat in his garden. \"I'm sure he doesn't have planning permission,\" says irate neighbour.\n\n\nKEEP TAKING THE TABLETS. Moses brings maxims from the mountain!\n\n\nTOWER OF BABEL COLLAPSES. \"!ccyshhibothuth mi varg,\" says suddenly incomprehensible builder.\n\n\nARMAGEDDON OUT OF HERE! Gigantic explosion splits earth.

Chi può aprire uno studio di commercialista per la mala? E dichiarare di ricevere esclusivamente clienti certificati malavitosi e rifiutare quelli onesti? Ecco una folle ed esilarante storia che si snoda in un continuo apparire di personaggi incredibili, e perciò reali, che intrecciano le loro azioni in un gioco di guardie e ladri, assassini e prostitute, inseguimenti e fughe che tengono il lettore curiosamente legato al testo fino alla conclusione non scontata. Da leggere quando si va a dormire e da finire prima di abbandonarsi al sonno.

Erano killer, spacciatori, miliardari paranoici, direttori dell’Fbi corrotti e prostitute. Cercavano le solite cose: denaro, sesso e potere. Hanno fatto la Storia. Pochi romanzi hanno inciso nell’immaginario collettivo come questo. Nel crime, c’è un prima e un dopo “American Tabloid”. Una rottura che è una sorta di perdita dell’innocenza: con le sue frasi cadenzate come raffiche di mitra, la vastità dell’impianto e la durezza dello sguardo, James Ellroy ha portato il noir nell’età adulta e costretto i suoi lettori a fare i conti con il passato. “American Tabloid” mette in scena gli uomini e le donne che hanno contribuito all’ascesa e alla caduta di John Fitzgerald Kennedy. Traccia la parabola, ipnotica e spietata, di un mito americano, dalle elezioni truccate del 1960, passando per il disastro della Baia dei Porci, fino all’iconico e fatidico mattino di Dallas, pochi istanti prima che il vestito di Jackie venga sporcato di sangue e sostanza cerebrale. Il risultato è un affresco storico magistrale che racconta la corruzione, la sete di potere e la violenza che hanno reso l’America quella che è.

The first novel in Ellroy's extraordinary Underworld USA Trilogy as featured on BBC Radio 4's A Good Read. \n\n1958. America is about to emerge into a bright new age - an age that will last until the 1000 days of John F Kennedy's presidency. \n\nThree men move beneath the glossy surface of power, men allied to the makers and shakers of the era. Pete Bondurant - Howard Hughes's right-hand man, Jimmy Hoffa's hitman. Kemper Boyd - employed by J Edgar Hoover to infiltrate the Kennedy clan. Ward Littell - a man seeking redemption in Bobby Kennedy's drive against organised crime. \n\nThe festering discount of the age that burns brightly in these men's hearts will go into supernova as the Bay of Pigs ends in calamity, the Mob clamours for payback and the 1000 days ends in brutal quietus in 1963.

Pochi romanzi hanno inciso nell'immaginario collettivo come questo. Nel crime, c'è un prima e un dopo American Tabloid. Una rottura che è una sorta di perdita dell'innocenza: con le sue frasi cadenzate come raffiche di mitra, la vastità dell'impianto e la durezza dello sguardo, James Ellroy ha portato il noir nell'età adulta e costretto i suoi lettori a fare i conti con il passato. American Tabloid mette in scena gli uomini e le donne che hanno contribuito all'ascesa e alla caduta di John Fitzgerald Kennedy. Traccia la parabola, ipnotica e spietata, di un mito americano, dalle elezioni truccate del 1960, passando per il disastro della Baia dei Porci, fino all'iconico e fatidico mattino di Dallas, pochi istanti prima che il vestito di Jackie venga sporcato di sangue e sostanza cerebrale. Il risultato è un affresco storico magistrale che racconta la corruzione, la sete di potere e la violenza che hanno reso l'America quella che è. Con un'introduzione inedita dell'autore.«I miei romanzi riscrivono la storia inserendola in un contesto criminale e romantico. Ritraggo la nostra storia politica come fosse un crimine di alto livello a cui partecipano golpisti innamorati in maniera turbolenta di donne forti. Tre di questi criminali formano il nocciolo di American Tabloid. Contribuiscono all'ascesa di John F. Kennedy e pianificano il suo omicidio».

Sono trascorsi pochi mesi da quando Warren Hamilton è salito al soglio pontificio. Mentre tutti i riflettori sono puntati sull’inaugurazione del nuovo Giubileo, alla Santa Sede arriva una lettera anonima indirizzata al Papa. È una minaccia concreta o l’opera di un mitomane? A guidare le indagini ufficiali è Ben Keller, un uomo dal passato ambiguo e ora a capo dell’Entità, il servizio segreto vaticano. Hamilton chiede tuttavia a padre Alessio Macchia, vero artefice della sua elezione e nel frattempo divenuto suo segretario personale, di condurre un’inchiesta parallela. Quasi in contemporanea, nell’ambasciata della Santa Sede a Roma vengono ritrovate delle ossa umane; e, come già era avvenuto nel 2018, la scoperta fa riesplodere per l’ennesima volta il caso di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, due ragazzine scomparse nel 1983 in circostanze mai chiarite ma che da sempre hanno fatto pensare a qualche coinvolgimento vaticano. Anche la Polizia di Stato ricomincia quindi a investigare. Le indagini saranno, per tutti, l’occasione per un viaggio nel tempo e nello spazio, che li porterà a confrontarsi con una serie di fatti apparentemente scollegati avvenuti nei primi anni Ottanta al di qua e al di là dell’Atlantico, il cui quadro d’insieme è terribilmente pesante.

What skills do journalists exhibit in sensationalising, exaggerating and otherwise ‘tabloiding’ the truth, while usually stopping short of stating unambiguous falsehoods? Why has the tabloid news not collapsed as predicted, but thrived as a medium in an age of interaction and online commentary? This book is a comprehensive and accessible exploration of the British tabloid newspapers from the 1960s to the present day. Examining topics such as sex and the representation of women, national stereotypes and Britain’s relationship with Europe, war coverage, celebrities, investigative journalism and instances where the tabloids have misread the public mood, the author draws on Critical Discourse Analysis and Stylistics to take a language-led approach to the UK tabloids. With its interdisciplinary approach and readable prose style, this book will be of interest to a wide range of readers across language and linguistics, media and communication, journalism, political science and British cultural studies.

Before the sensational cases of Amanda Knox and Casey Anthony—before even Lizzie Borden—there was Polly Bodine, the first American woman put on trial for capital murder in our nation’s debut media circus.\n\nOn Christmas night, December 25, 1843, in a serene village on Staten Island, shocked neighbors discovered the burnt remains of twenty-four-year-old mother Emeline Houseman and her infant daughter, Ann Eliza. In a perverse nativity, someone bludgeoned to death a mother and child in their home—and then covered up the crime with hellfire.\n \nWhen an ambitious district attorney charges Polly Bodine (Emelin’s sister-in-law) with a double homicide, the new “penny press” explodes. Polly is a perfect media villain: she’s a separated wife who drinks gin, commits adultery, and has had multiple abortions. Between June 1844 and April 1846, the nation was enthralled by her three trials—in Staten Island, Manhattan, and Newburgh—for the “Christmas murders.”\n \nAfter Polly’s legal dream team entered the fray, the press and the public debated not only her guilt, but her character and fate as a fallen woman in society. Public opinion split into different camps over her case. Edgar Allen Poe and Walt Whitman covered her case as young newsmen. P. T. Barnum made a circus out of it. James Fenimore Cooper’s last novel was inspired by her trials.\n \nThe Witch of New York is the first narrative history about the dueling trial lawyers, ruthless newsmen, and shameless hucksters who turned the Polly Bodine case into America’s formative tabloid trial. An origin story of how America became addicted to sensationalized reporting of criminal trials, The Witch of New York vividly reconstructs an epic mystery from Old New York—and uses the Bodine case to challenge our system of tabloid justice of today.

American Tabloid gives us John F. Kennedy's rise and fall from an insider's perspective. We're there for the rigged 1960 election and for the Bay of Pigs fiasco. We're the eyes and ears and souls of three rogue cops who've signed on for the ride and come to see Jack as their betrayer. And we're there in Dallas in 1963 where it all comes to a brutal end.\nThe Cold Six Thousand the cover-up for the Kennedy assassination begins. This time the ride takes us from Dallas to Vietnam to Las Vegas to Memphis to Cuba to the kitchen of the Ambassador Hotel in L.A. We're rubbing shoulders Klansmen and mafiosi, killers, hoods and provocateurs. WIth Robert F. Kennedy and Martin Luther King. And of course a lot of corrupt policemen.\nBlood's a Rover takes us into the 70s. RFK and MLK are dead. A kid private eye clashes with a mob goon and an enforcer for FBI director Edgar Hoover in L.A. There's an armoured-car heist and a cache of missing emeralds. Revolution brews in Haiti and the Dominican Republic. Amidst all this, all three anti-heros fall for Red revolutionary Joan Rosen Klein. Each will pay 'a dear and savage price to live History'.\nThe American dream as Nightmare.

Riguardo ai gialli più discussi si sente spesso parlare dell'esistenza di tre verità: fattuale, mediatica e giudiziaria. Ma i piani sono molto più intrecciati di quanto si pensi. Selene è una giornalista e per quattro anni esplora dall'interno il funzionamento della cronaca nera in Italia. Come freelance di tabloid di serie zeta scopre del paese in cui vive (e di se stessa) molte cose che avrebbe preferito ignorare. Qualsiasi pezzo scritto con coscienza, sensibilità e impegno viene trasformato in un capolavoro pulp a colpi di titoloni sensazionali e foto scabrose. Ma i titolisti non inventano nulla, pescano solo il lato più oscuro nel brodo avvelenato servitogli dal cronista. Confessando con schiettezza e autoironia il modo con cui ha narrato i principali fatti di cronaca nera degli ultimi anni, l'autrice svela i meccanismi che regolano l'universo dell'informazione giudiziaria e scandalistica. Un delitto non è mai un delitto ma una novel fiction che si sviluppa nell'arco del tempo, come una soap opera o un serial televisivo. Prevalgono i personaggi standardizzati, il codice fiabesco e l'abuso del colpo di scena. Le vittime che bucano la soglia dell'attenzione mediatica sono quasi sempre quelle che il pubblico trova piacevoli da guardare e i casi di femminicidio vengono trasformati in parabole lacrimevoli e morbose.