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Amouage Honour man Eau de Parfum
Venditore: Jolieprofumerie.com Prezzo: 347.00 €Amouage Honour Man Un profumo ispirato al tragico epilogo di Madame Butterfly di Puccini, Christopher Chong ha ideato uno scenario olfattivo, lirico, la fragranza rispecchia i sentimenti contrastanti di gioia e tragedia, descritti nell’opera. La piramide olfattiva Note di Testa: Pepe Rosa, Pepe nero. Note di Cuore: Noce Moscata, Elemi, Geranio. Note di Fondo: Muschio animale,Incenso,Patchouli, Fava Tonka, Vetiver. Un profumo per sognare Amouage Honour Man è una fragranza speziata legnosa da uomo, lanciata sul mercato nel 2011. Scopri anche Amouage Journey Man.
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Il Do tragico
Venditore: Ibs.it Prezzo: 12.99 € -
Il Do tragico
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 12.99 € -
Il senso del tragico e la tragedia
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 10.00 € (+2.70 €)Non è affatto scontato che scuola e università collaborino e si confrontino su precisi argomenti, cercando di rivolgersi non a un pubblico vago e indifferenziato, bensì agli studenti e ai docenti dei due ambiti. Il convegno monregalese su \"Il senso del tragico e la tragedia\" nasce da una fitta rete di rapporti tra chi lavora con diversi ruoli nel mondo della cultura e della formazione. Contributi di Giangiacomo Amoretti, Giannino Balbis, Giorgio Barbieri Squarotti, Valter Boggione, Lia Raffaella Cresci, Sergio Giuliani, Aldo Intagliata, Michele Rados.
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Karl Jaspers Del tragico
Venditore: Ibs.it Prezzo: 12.35 €«C’è una differenza enorme tra le civiltà che mancano di coscienza tragica (e perciò ignorano anche la tragedia, l’epos e il romanzo in quanto espressione di tale coscienza) e quelle la cui vita pratica è dominata da un’autoconsapevolezza ispirata a una palese coscienza tragica. Per il nostro senso storico è come una frattura tra due epoche, quando consideriamo l’uomo nella sua coscienza tragica. Questa non è necessariamente il prodotto di un’alta civiltà, e può anzi essere primitiva: eppure solo quando un uomo conquista una tale coscienza ci sembra che apra gli occhi sul mondo. Ora, infatti, avendo coscienza di essere al limite del mistero, nasce in lui quell’inquietudine che lo spingerà innanzi. Nessuna situazione, per lui, può più essere stabile, perché niente lo appaga. Con la coscienza tragica ha inizio il movimento della storia, che non si manifesta solo in avvenimenti esteriori, ma si svolge nelle profondità stesse dell’animo umano». Così scrive Jaspers nelle pagine iniziali di questo suo straordinario e sintetico studio, pubblicato in Germania nel 1952. La tragedia, secondo il grande filosofo esistenzialista, è un tentativo «di spiegarsi l’apparente assurdità della sventura»; muovendo da questa premessa, attraverso una scrittura aforistica di estrema limpidezza, egli analizza, tra l’altro, come si succedono, nelle visioni del mondo, la fase del mito, della coscienza tragica, dell’apatia filosofica, della rivelazione religiosa; come il tragico si manifesta nei grandi scrittori classici, dai greci a Shakespeare, da Calderón a Racine; quali sono la colpa e la grandezza dell’uomo nella sconfitta.
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Karl Jaspers Del tragico
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 13.00 € (+2.70 €)«C'è una differenza enorme tra le civiltà che mancano di coscienza tragica (e perciò ignorano anche la tragedia, l'epos e il romanzo in quanto espressione di tale coscienza) e quelle la cui vita pratica è dominata da un'autoconsapevolezza ispirata a una palese coscienza tragica. Per il nostro senso storico è come una frattura tra due epoche, quando consideriamo l'uomo nella sua coscienza tragica. Questa non è necessariamente il prodotto di un'alta civiltà, e può anzi essere primitiva: eppure solo quando un uomo conquista una tale coscienza ci sembra che apra gli occhi sul mondo. Ora, infatti, avendo coscienza di essere al limite del mistero, nasce in lui quell'inquietudine che lo spingerà innanzi. Nessuna situazione, per lui, può più essere stabile, perché niente lo appaga. Con la coscienza tragica ha inizio il movimento della storia, che non si manifesta solo in avvenimenti esteriori, ma si svolge nelle profondità stesse dell'animo umano». Così scrive Jaspers nelle pagine iniziali di questo suo straordinario e sintetico studio, pubblicato in Germania nel 1952. La tragedia, secondo il grande filosofo esistenzialista, è un tentativo «di spiegarsi l'apparente assurdità della sventura»; muovendo da questa premessa, attraverso una scrittura aforistica di estrema limpidezza, egli analizza, tra l'altro, come si succedono, nelle visioni del mondo, la fase del mito, della coscienza tragica, dell'apatia filosofica, della rivelazione religiosa; come il tragico si manifesta nei grandi scrittori classici, dai greci a Shakespeare, da Calderón a Racine; quali sono la colpa e la grandezza dell'uomo nella sconfitta.
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Karl Jaspers Del tragico
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 12.35 €«C’è una differenza enorme tra le civiltà che mancano di coscienza tragica (e perciò ignorano anche la tragedia, l’epos e il romanzo in quanto espressione di tale coscienza) e quelle la cui vita pratica è dominata da un’autoconsapevolezza ispirata a una palese coscienza tragica. Per il nostro senso storico è come una frattura tra due epoche, quando consideriamo l’uomo nella sua coscienza tragica. Questa non è necessariamente il prodotto di un’alta civiltà, e può anzi essere primitiva: eppure solo quando un uomo conquista una tale coscienza ci sembra che apra gli occhi sul mondo. Ora, infatti, avendo coscienza di essere al limite del mistero, nasce in lui quell’inquietudine che lo spingerà innanzi. Nessuna situazione, per lui, può più essere stabile, perché niente lo appaga. Con la coscienza tragica ha inizio il movimento della storia, che non si manifesta solo in avvenimenti esteriori, ma si svolge nelle profondità stesse dell’animo umano». Così scrive Jaspers nelle pagine iniziali di questo suo straordinario e sintetico studio, pubblicato in Germania nel 1952. La tragedia, secondo il grande filosofo esistenzialista, è un tentativo «di spiegarsi l’apparente assurdità della sventura»; muovendo da questa premessa, attraverso una scrittura aforistica di estrema limpidezza, egli analizza, tra l’altro, come si succedono, nelle visioni del mondo, la fase del mito, della coscienza tragica, dell’apatia filosofica, della rivelazione religiosa; come il tragico si manifesta nei grandi scrittori classici, dai greci a Shakespeare, da Calderón a Racine; quali sono la colpa e la grandezza dell’uomo nella sconfitta.
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Tràgos. Pensiero e poesia nel tragico
Venditore: Ibs.it Prezzo: 29.45 €\"Tràgos. Pensiero e poesia nel tragico\" nasce da un incontro e da una necessità: il dialogo (o l'incontro) tra i saggisti chiamati a scriverlo e la consapevolezza culturale (o la necessità) di donare il nome per sapere il cosa del tragico. Anzitutto però il tragico nei luoghi del tragico, o una partizione storico-culturale dislocata nella civiltà filosofico-letteraria dell'Occidente: la classicità greca, la premodernità, la modernità, il Novecento primo e il Novecento secondo. Perché Omero, la lirica greca, i Presocratici, la tragedia greca, Platone e Aristotele, il teatro di Shakespeare, Calderón e Racine, il pensiero di Schelling, Nietzsche, Schopenhauer, Kierkegaard ed Hegel, la dorsale teatrale tra Sette e Novecento con Alfieri, Manzoni, Pasolini e Testori, le idee di Leopardi, la filosofia di Michelstaedter, il pensiero teorico di Simmel, Lukács, Benjamin, Szondi, l'esperienza di Primo Levi, l'opera di Pasolini (cineasta) e Debord, la meditazione radicale di Cesarano e le ricognizioni nella poesia e nel romanzo tra Otto e Novecento sono autori e sono opere, sono i modelli di pensiero che di Tràgos.
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Tràgos. Pensiero e poesia nel tragico
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 29.45 €\"Tràgos. Pensiero e poesia nel tragico\" nasce da un incontro e da una necessità: il dialogo (o l'incontro) tra i saggisti chiamati a scriverlo e la consapevolezza culturale (o la necessità) di donare il nome per sapere il cosa del tragico. Anzitutto però il tragico nei luoghi del tragico, o una partizione storico-culturale dislocata nella civiltà filosofico-letteraria dell'Occidente: la classicità greca, la premodernità, la modernità, il Novecento primo e il Novecento secondo. Perché Omero, la lirica greca, i Presocratici, la tragedia greca, Platone e Aristotele, il teatro di Shakespeare, Calderón e Racine, il pensiero di Schelling, Nietzsche, Schopenhauer, Kierkegaard ed Hegel, la dorsale teatrale tra Sette e Novecento con Alfieri, Manzoni, Pasolini e Testori, le idee di Leopardi, la filosofia di Michelstaedter, il pensiero teorico di Simmel, Lukács, Benjamin, Szondi, l'esperienza di Primo Levi, l'opera di Pasolini (cineasta) e Debord, la meditazione radicale di Cesarano e le ricognizioni nella poesia e nel romanzo tra Otto e Novecento sono autori e sono opere, sono i modelli di pensiero che di Tràgos.
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Péter Szondi Saggio sul tragico
Venditore: Ibs.it Prezzo: 19.00 €«La storia della filosofia del tragico non è priva essa stessa di tragicità. È simile al volo di Icaro. Infatti, quanto più il pensiero si approssima al concetto generale, tanto meno gli aderisce l’elemento sostanziale a cui deve il proprio slancio. Al culmine dello sguardo all’interno della struttura del tragico, il pensiero ricade esausto su se stesso. Laddove una filosofia, in quanto filosofia del tragico, diviene qualcosa di più del riconoscimento di quella dialettica cui concorrono i suoi concetti fondamentali, laddove essa non definisce più la propria tragicità, non è più filosofia. Pertanto la filosofia non sembra poter concepire il tragico – ovvero il tragico non esiste». Con una postfazione di Sergio Givone e uno scritto di Federico Vercellone.
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Augusto De Angelis Il do tragico
Venditore: Ibs.it Prezzo: 16.62 €Al primo do maggiore la soprano russa Sofia Milena Scimanova cade a terra durante una trasmissione radiofonica. A provocarne la morte uno spillone per i capelli conficcato nel cuore. Ancora una volta spetta al commissario De Vincenzi, e al suo infallibile fiuto, il compito di scoprire l’assassino fra personaggi equivoci e un gangster arrivato dagli Stati Uniti. Una nuova storia del commissario De Vincenzi. A lui, tra il 1974 e il ’77, la Rai dedicò due serie televisive di grande successo con Paolo Stoppa nei panni del protagonista.
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Péter Szondi Saggio sul tragico
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 19.00 €«La storia della filosofia del tragico non è priva essa stessa di tragicità. È simile al volo di Icaro. Infatti, quanto più il pensiero si approssima al concetto generale, tanto meno gli aderisce l’elemento sostanziale a cui deve il proprio slancio. Al culmine dello sguardo all’interno della struttura del tragico, il pensiero ricade esausto su se stesso. Laddove una filosofia, in quanto filosofia del tragico, diviene qualcosa di più del riconoscimento di quella dialettica cui concorrono i suoi concetti fondamentali, laddove essa non definisce più la propria tragicità, non è più filosofia. Pertanto la filosofia non sembra poter concepire il tragico – ovvero il tragico non esiste». Con una postfazione di Sergio Givone e uno scritto di Federico Vercellone.
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Giorgio Renzi Un tragico amore
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 14.25 €Letizia è una ragazza bella, intelligente e intraprendente che non accetta le rigide regole che una civiltà patriarcale le impone. Si ribella alla volontà del padre, maschilista e autoritario, che la costringe a lasciare la casa paterna e a trasferirsi a Bologna. Purtroppo il destino sarà crudele con lei e la sottoporrà a prove difficili e, talvolta, tragiche.
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Péter Szondi Saggio sul tragico
Venditore: Ibs.it Prezzo: 19.95 €Peter Szondi (1929-1971) critico letterario tra i più importanti del secondo Novecento, fu autore di fondamentali studi d’avanguardia nel campo della teoria teatrale e dell’ermeneutica letteraria (Friedrich Hölderlin, Rainer Maria Rilke, Paul Celan). Ebreo, sopravvissuto ai campi di sterminio, si diede la morte a quarantadue anni, a Berlino, nel 1971. «L’argomento centrale è qui la filosofia del tragico, che si distingue nettamente dalla poetica del tragico della tradizione aristotelica» scrive il curatore Federico Vercellone. «Nella prima parte, d’impianto nettamente teorico, l’autore esamina le posizioni di pensatori come Schelling, Hölderlin, Hegel, Goethe, Schopenhauer, Nietzsche e altri, soffermandosi in particolare sulla categoria del “tragico” nell’opera di quegli autori. Nella seconda parte, Szondi passa a esaminare alcune tragedie da lui considerate emblematiche, dall’Edipo re a La vita è sogno, dall’Otello alla Fedra, analizzandole con gli strumenti interpretativi messi a punto ed esposti in precedenza». Con una postfazione di Sergio Givone e uno scritto di Federico Vercellone.
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Giorgio Renzi Un tragico amore
Venditore: Ibs.it Prezzo: 14.25 €Letizia è una ragazza bella, intelligente e intraprendente che non accetta le rigide regole che una civiltà patriarcale le impone. Si ribella alla volontà del padre, maschilista e autoritario, che la costringe a lasciare la casa paterna e a trasferirsi a Bologna. Purtroppo il destino sarà crudele con lei e la sottoporrà a prove difficili e, talvolta, tragiche.
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Il tragico nel romanzo moderno
Venditore: Ibs.it Prezzo: 20.90 € -
Augusto De Angelis Il do tragico
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 16.62 €Al primo do maggiore la soprano russa Sofia Milena Scimanova cade a terra durante una trasmissione radiofonica. A provocarne la morte uno spillone per i capelli conficcato nel cuore. Ancora una volta spetta al commissario De Vincenzi, e al suo infallibile fiuto, il compito di scoprire l’assassino fra personaggi equivoci e un gangster arrivato dagli Stati Uniti. Una nuova storia del commissario De Vincenzi. A lui, tra il 1974 e il ’77, la Rai dedicò due serie televisive di grande successo con Paolo Stoppa nei panni del protagonista.
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Il tragico nel romanzo moderno
Venditore: Lafeltrinelli.it Prezzo: 20.90 € -
Brean Hammond Tragicomedy
Venditore: Ibs.it Prezzo: 18.99 €This succinct authoritative book offers readers an overview of the origins, characteristics, and changing status of tragicomedy from the 17th century to the present. It explores the work of some of the key English and Irish playwrights associated with the form, the influence of Italian and Spanish theorist-playwrights and the importance of translations of Pierre Corneille's Le Cid. \n \n At the turn of the 17th century, English dramatists such as John Marston, John Fletcher, and William Shakespeare began experimenting with plays that mixed elements of tragedy and comedy, producing a blended mode that they themselves called 'tragicomedy'. This book begins by examining the sources of their inspiration and the theatrical achievement that they hoped to gain by confronting an audience with plays that defied the plot and character expectations of 'pure' comedy and tragedy. It goes on to show how, reacting to French models, John Dryden, Shakespeare 'improvers' and other English playwrights developed the form while sowing the seeds of its own vulnerability to parody and obsolescence in the eighteenth century. \nDiscussing nineteenth-century melodrama as in some respects a resurrection of tragicomedy, the final chapter concentrates on plays by Ibsen, Chekhov, and Beckett as examples of the form being revived to create theatrical modes that more adequately represent the perceived complexity of experience.
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Brean Hammond Tragicomedy
Venditore: Ibs.it Prezzo: 59.38 €This succinct authoritative book offers readers an overview of the origins, characteristics, and changing status of tragicomedy from the 17th century to the present. It explores the work of some of the key English and Irish playwrights associated with the form, the influence of Italian and Spanish theorist-playwrights and the importance of translations of Pierre Corneille’s Le Cid. \n \n At the turn of the 17th century, English dramatists such as John Marston, John Fletcher, and William Shakespeare began experimenting with plays that mixed elements of tragedy and comedy, producing a blended mode that they themselves called ‘tragicomedy’. This book begins by examining the sources of their inspiration and the theatrical achievement that they hoped to gain by confronting an audience with plays that defied the plot and character expectations of ‘pure’ comedy and tragedy. It goes on to show how, reacting to French models, John Dryden, Shakespeare ‘improvers’ and other English playwrights developed the form while sowing the seeds of its own vulnerability to parody and obsolescence in the eighteenth century. \nDiscussing nineteenth-century melodrama as in some respects a resurrection of tragicomedy, the final chapter concentrates on plays by Ibsen, Chekhov, and Beckett as examples of the form being revived to create theatrical modes that more adequately represent the perceived complexity of experience.
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